La pesca / The fishing


Naturalmente anche a Cogoleto si esercitava la pesca. Era un'opportunità lavorativa importante, seppur secondaria, poiché consentiva a molte persone di integrare, grazie ai proventi derivanti dalla vendita del pesce, il reddito della rispettiva famiglia. La maggior parte delle persone infatti era impegnata in altre attività lavorative probabilmente ritenute più remunerative. Soltanto in alcuni casi la pesca rappresentava l'attività principale. La tipologia della spiaggia, la conformazione rocciosa dei fondali antistanti il paese limitava di molto l'esercizio della pesca. Nonostante ciò, agli inizi del secolo XIX, in una statistica inerente le attività commerciali praticate a Cogoleto è elencata anche quella relativa all'esportazione dei pesci. Si tratta probabilmente di acciughe e sardine, le quali una volta pescate erano salate e poste in barili di legno. Fra gli attrezzi utilizzati per la pesca, le reti (tramaglio), la sciabica, i palamiti e le nasse. Da allora è trascorso molto tempo ma è bello ricordare il nome di alcune imbarcazioni da pesca: Nina, Pinta, Santa Maria così chiamate evidentemente in omaggio e ricordo di Cristoforo Colombo. Ed ancora: Tripoli, Giuseppe, Stella Polare, Fortuna, Garibaldin, Maria Madre, Guarda e Passa, Non comando io, Non teme, San Pietro, Manuelin, Argentina, Nuovo Impero, Impavido, Tito Primo, Giovinezza, California, Filippo.  Oggi non vediamo più sulla nostra spiaggia le reti stese ad asciugare ed i pescatori dormire all'ombra di un gozzo, in attesa di prendere il mare. I vecchi gozzi di legno hanno lasciato il posto a quelli di vetroresina, così come gli argani a mano sono stati sostituiti da verricelli elettrici. Ma nonostante tutto questo, la spiaggia dei pescatori ha mantenuto un suo fascino particolare. Un'impronta caratteristica ed unica, tipica dei paesi liguri affacciati sul  mare che è necessario mantenere e salvaguardare.  



 

Bibliografia/

Antonio Calcagno, BLOCK NOTES Notizie e curiosità sulla Cogoleto di un tempo, Cogoleto - Genova 2001


   

Naturally also in Cogoleto  fishing was practiced. It was an important work opportunity, albeit secondary, because it allowed many people to integrate, thanks to the gains from the sale of the fish, the income of the respective family. Most people in fact was engaged in other works probably considered more profitable. Only in some cases fishing was the main activity. The type of beach and the rocky structure of the seabed in front of the country limited considerably fishing activities. Nevertheless, in the early nineteenth century, in a statistic regarding the business activities practiced in Cogoleto it is also listed the activity related to the export of fish. This activity probably referred to anchovies and sardines, which once fished were salted and placed in wooden barrels. Among the tools used for fishing we found nets (Trammel), the trawl, the trawl lines and fishing pots. Since then long time has passed by but it's nice to remember the name of some fishing boats: Nina, Pinta, Santa Maria so called obviously in tribute and memory of Christopher Columbus. And again: Tripoli, Giuseppe, North Star, Luck, Garibaldin, Mother Mary, Watck and Skip, I do not command, Not fear, San Pietro, Manuelin, Argentina, New Empire, Fearless, First Tito, Youth, California, Philip. Today we no longer see on our beach nets hung out to dry and fishermen sleep in the shade of a fishing boat, waiting to go sailing. The old wooden fishing boats have been replaced by those of fiberglass, as well as the hand winches have been replaced by electric ones. But despite all this, the fisherman's beach has maintained its own special charm. A characteristic and unique mark typical of the countries overlooking the Ligurian Sea, a mark that is necessary to maintain and preserve.   


Scirocco, vento caldo

aria di mare

hai impregnato tutto il paese di sale.


La gente antica

è li, sulla spiaggia 

a cucire le reti

dalla mattina alla sera.


Parte una barca

un'altra ritorna

remano per venire a terra

i marinai, sull'onda.


Tante erano le mani

sul bordo del gozzo,

io ero un ragazzo  ma,

 ricordo tutto.


Passano i tempi, 

la gente cambia

restano i ricordi

e la testa bianca.

a.c